Note sul sistema GPS
Global Positioning System
Il GPS sta rapidamente entrando nel linguaggio e nella vita di molti.
Presentiamo qui una breve illustrazione della sua struttura e dei suoi
principi di funzionamento. La natura del sistema é molto complessa...
ci permettiamo alcune piccole imprecisioni al fine di rendere la
spiegazione più chiara e accessibile.
Cos'è il GPS?
GPS é l'abbreviazione di Global Positioning System (Sistema Globale
di Rilevamento della Posizione). Si tratta un un sistema mediante cui un
idoneo apparato é in grado di rilevare le proprie coordinate
geografiche in qualunque punto della terra esso si trovi. I principi su
cui si basa il GPS sono in realtà piuttosto semplici, anche se il
sistema stesso fa uso di tecnologie estremamente avanzate. Il sistema é
costituito da 1) una sezione orbitante (un gruppo di satelliti in orbita
terrestre), 2) una sezione terrestre (un idoneo apparato costituito da
antenna e ricevitore), oltre alla 3) sezione di controllo (le parti
preposte al mantenimento del perfetto funzionamento del sistema).
Il sistema è di proprietà del dipartimento di difesa degli Stati Uniti
d'America.
Quali dati fornisce il sistema GPS?
Il GPS può fornire istantaneamente la posizione del ricevitore
(latitudine, longitudine e altitudine) oltre all'ora esatta, con elevata
precisione. Come prodotto derivato da tali dati primari, vengono
disponibili anche direzione e velocità di marcia. Oltre a questi dati,
un ricevitore é in grado di accedere ad alcune informazioni ausiliarie
relative al sistema GPS (numero, posizione e stato dei satelliti in
funzione ecc.). La sezione orbitante é costituita da 24 satelliti
operativi, più tre satelliti di scorta. Le loro orbite sono circolari e
sono disposte in modo che sempre ed ovunque sulla superficie terrestre
almeno sei di essi siano teoricamente visibili, salvo ostacoli naturali
(montagne) e artificiali (muri ed edifici). I satelliti sono posizionati
su sei piani orbitali a circa 20200 chilometri dalla superficie
terrestre. Ogni satellite compie un'orbita in 12 ore.
Su quale principio si basa il Sistema GPS?
Il GPS si basa sulla misurazione delle distanze dai satelliti GPS.
Questo significa che calcoliamo la nostra posizione sulla terra
misurando la nostra distanza da un gruppo di satelliti nello spazio. I
satelliti fungono da punti di riferimento.
Potreste chiedervi: "Come misurare la distanza dai satelliti?"
Oppure: "Come conoscere dove si trovano i satelliti?". Per il
momento ignoriamo questi due quesiti, per quanto fondamentali. Diamo per
ora per scontato di poter misurare esattamente dove un satellite
si trova nello spazio ed esattamente quanto é distante da noi.
Il concetto base del GPS é semplice: supponiamo di esserci persi nello
spazio e cerchiamo di sapere dove siamo. Se sappiamo di essere ad una
certa distanza dal satellite A, per esempio 11000 chilometri, già
questo dato approssima molto dove nell'universo ci troviamo. Ci indica
che siamo sulla superficie di una sfera immaginaria con centro nel
satellite e con raggio di 11000 chilometri.
Se, poi, sappiamo anche di essere a 12000 chilometri da un altro
satellite, il satellite B, questo approssima ulteriormente la nostra
posizione. Questo perché gli unici punti nell' universo dove ci
possiamo trovarci contemporaneamente a 11000 chilometri dal satellite A e
a 12000 chilometri dal satellite B si trovano su una circonferenza dove
queste due sfere si intersecano - la loro intersezione geometrica.
Se misuriamo la nostra distanza da un terzo satellite possiamo sapere
con precisione dove siamo, perché se allo stesso tempo sappiamo di
distare 13000 chilometri dal satellite C, ci sono solo due punti
nello spazio dove questo può essere vero. Questi due punti sono quelli
dove la sfera di 13000 chilometri di raggio interseca la circonferenza
che é definita da l'intersezione della sfera da 11000 chilometri con
quella da 12000 chilometri.
Come decidere quale dei due punti é l'effettiva posizione? Possiamo
basarci sulla misurazione della nostra distanza da un quarto satellite,
ma quasi sempre é facile scartare uno dei due punti per altri motivi.
Nella pratica, quasi sempre uno dei due punti si trova lontano dalla
superficie della terra o (sulla base di misurazioni in due istanti
successivi) ha una velocità irrealisticamente alta. I ricevitori GPS
utilizzano varie tecniche per distinguere i punti plausibili da quelli
impossibili.
Se si é sicuri della propria altitudine, come nelle applicazioni marine
(si è sicuri di essere a livello del mare!), si può eliminare una
delle misurazioni. Una delle sfere per il calcolo può essere sostituita
da una sfera avente il centro nel centro della terra e il raggio uguale
al raggio terrestre più la propria altitudine.
Quindi, a rigor di teoria, la trigonometria ci dice che abbiamo
bisogno di quattro distanze per poter definire in modo non
ambiguo la nostra posizione. Ma in pratica é possibilissimo usarne tre,
con un po' di intelligenza.
Il principio base del GPS é tutto qui. Il resto é puro dettaglio
tecnico per agevolare e rendere più precisa la determinazione delle
distanze. Avevamo dato per scontati alcuni elementi importanti: Come
misurare la distanza dai satelliti? E come conoscere dove si trovano i
satelliti? Ora possiamo affrontare questi argomenti e metterli in
relazione con quanto visto fin qui.
Come misurare la distanza dai satelliti?
Poiché il GPS é basato sulla conoscenza della propria distanza dai
satelliti nello spazio, abbiamo bisogno di un metodo per calcolare
quanto distiamo da questi satelliti.
Tutti abbiamo imparato a scuola la formula per risolvere il seguente
tipico problema: "Se un'automobile va a 60 km/h per due ore, quanta
distanza avrà percorso?" Velocità (60 km/h) moltiplicato
per il tempo di viaggio (2 ore) é uguale alla distanza
(120 km).
Allo stesso modo il sistema GPS funziona cronometrando quanto tempo un
segnale radio impiega a raggiungerci da un satellite e calcolando la
distanza dal satellite stesso in funzione di quel tempo.
Le onde radio viaggiano alla velocità della luce: 300000 km al secondo.
Quindi se possiamo sapere quando esattamente il satellite inizia ad
inviare il suo messaggio radio e quando lo riceviamo, sapremo quanto
impiega a raggiungerci. Basta moltiplicare quel tempo in secondi per
300000 km/sec e quella é la nostra distanza dal satellite. (Ricordiamo
che tutto ciò di cui abbiamo bisogno sono le tre distanze da tre
differenti satelliti e potremo calcolare la nostra posizione).
I nostri cronometri, chiaramente, devono avere una altissima
risoluzione, poiché la luce viaggia molto velocemente. Infatti se il
satellite fosse sulla nostra verticale il messaggio radio impiegherebbe
circa 6/100 di secondo per raggiungerci. Un errore di solo un millesimo
di secondo genererebbe un errore di moltissimi chilometri.
A questo punto, come possiamo sapere quando il segnale lascia il
satellite?
Il trucco per misurare il tempo di viaggio del segnale radio é
conoscere esattamente quando il segnale lascia il satellite. Si tratta
di uno dei concetti su cui si basa il GPS: la sincronizzazione degli
orologi dei satelliti e dei ricevitori e la generazione di particolari
codici sia da parte dei satelliti che nei ricevitori. Satelliti e
ricevitori, con i propri orologi interni perfettamente sincronizzati
possono generare lo stesso codice esattamente allo stesso
tempo. Vediamo come funziona e perché é importante, ricorrendo ad
una analogia molto semplice: immaginate che voi ed un vostro amico siete
agli estremi opposti di uno stadio di calcio. Supponete che esista un
criterio per essere sicuri che entrambi iniziate a recitare l'alfabeto
nello stesso istante; ed entrambi lo scandite ad alta voce (generate,
cioè, un codice...).
Ciò che sentite entrambi alla vostra estremità del campo é la vostra
voce che dice: "A...B...C..." e poi, un po' più tardi,
sentite la voce del vostro amico che dice: "A... B... C..." e
così via. Magari sarete già alla "C" nel momento in cui
sentite la sua "A". Questo perché il suono della sua voce
impiega un certo intervallo per attraversare lo stadio e raggiungervi.
Poiché iniziate entrambi a gridare (trasmettere il codice...) nello
stesso istante (magari sincronizzando l'inizio con un cenno della mano),
si può misurare il tempo che intercorre tra l'istante in cui voi
gridate "A" e quando sentite il vostro amico dire
"A". Questo é il tempo che impiega il suono per percorrere lo
stadio. Poiché é nota le velocità del suono, é facile determinare la
distanza che vi separa dal vostro amico. Il sistema GPS funziona allo
stesso modo.
Il vantaggio di usare un insieme di codici, o nel caso della nostra
analogia, una sequenza di lettere, é che si puó misurare l'intervallo
in un qualsiasi momento. Non é necessario dover misurare tra quando si
dice "A" e quando si sente l' amico dire "A". Lo si
può fare tra qualsiasi coppia di lettere.
Codici pseudo-casuali
Il sistema GPS non usa certo l'alfabeto. Sia i satelliti che i
ricevitori in realtà generano un complicato insieme di codici digitali.
I codici sono appositamente congegnati così da poter essere confrontati
facilmente ed in modo non ambiguo e per altri motivi tecnici di cui
parleremo in seguito. In poche parole i codici sono così complessi da
apparire come una lunga stringa di impulsi casuali.
Ma non sono affatto casuali, bensì sequenze pseudo-casuali ripetute
ogni millisecondo.
La Temporizzazione Precisa
Ma attenzione. Sappiamo che la luce viaggia a 300000 km al secondo. Se
il satellite ed il nostro ricevitore sono fuori sincronia di solo 1/100
di secondo, la misurazione della distanza potrebbe essere fuori di 3000
km! Come possiamo sapere se sia il nostro ricevitore che il satellite
stanno generando realmente i loro codici esattamente nello stesso
istante?
Bene, una parte del sincronismo dell'orologio può essere facile da
spiegare: i satelliti hanno orologi atomici a bordo. Sono estremamente
precisi e costosi. Costano circa cento mila dollari l'uno ed ogni
satellite ne ha quattro, per essere sicuri che uno funziona sempre.
Gli orologi atomici non funzionano con energia atomica. Vengono chiamati
così perché usano le oscillazioni di un particolare atomo come loro
"metronomo". É il più preciso e accurato riferimento
temporale che l'uomo abbia mai sviluppato.
Questo é molto valido per i satelliti, ma per noi comuni mortali? Se
dovessimo avere su ogni ricevitore GPS un orologio atomico da 210
milioni, solo lo yacht di Berlusconi potrebbe disporne.
Ci viene in aiuto la trigonometria.
Fortunatamente esiste un'alternativa a questi orologi sofisticati:
una misurazione supplementare può compensare un sincronismo impreciso.
(Ora é chiaro perché abbiamo detto che teoricamente bastano tre
misurazioni).
La trigonometria ci dice che se tre misurazioni perfette
definiscono un punto in uno spazio tridimensionale, allora quattro
misurazioni imperfette possono eliminare qualsiasi errore di
temporizzazione (fintanto che l'errore é costante).
Il tutto potrebbe sembrare un gran guazzabuglio tecnico, ma l'idea é
veramente molto semplice. La spiegazione sarà molto più semplice se
cerchiamo di capire il tutto con diagrammi, e questi diagrammi li
consideriamo a sole due dimensioni. Sappiamo che il sistema GPS é a tre
dimensioni, ma il principio che discuteremo é valido anche nel caso di
bidimensionalità. Semplicemente non considereremo una misura.
Perché aggiungendo una misurazione si elimina l'errore dell'orologio
Ecco come funziona: supponiamo che l'orologio del ricevitore non sia
perfetto quanto un orologio atomico. É come un orologio al quarzo ma
non é perfettamente sincronizzato con il tempo universale. Supponiamo
che il nostro orologio sia un po' lento, quindi se segna mezzogiorno, in
realtà sono già le 12:00:01. Vediamo quindi cosa fare per i nostri
calcoli.
In genere si parla nel caso dei satelliti di "range" in
termini di miglia o chilometri, ma dal momento che stiamo parlando di
tempo, il nostro "range" sarà in tali termini. Questo
permette di evidenziare maggiormente l'errore che il nostro orologio
determina sulla nostra posizione,
Bene, siamo a quattro secondi dal satellite A e sei secondi dal
satellite B. In un sistema bidimensionale, questi due
range sono sufficienti per definire un punto. Chiamiamolo "X".
Quindi "X" rappresenta l'esatta posizione se tutti gli orologi
funzionano perfettamente. Ma che cosa accade usando il ricevitore
"imperfetto", che é più lento di un secondo? Diremo che la
distanza dal satellite A é 5 secondi e dal satellite B 7 secondi.
Questo fa sì che i due cerchi si intersechino in un punto differente:
chiamiamolo "XX". Quindi XX é il punto indicato dal nostro
ricevitore imperfetto. Ma questo ci appare come una risposta corretta,
poiché non abbiamo modo di sapere che il nostro ricevitore é un po'
lento. Ma determinerebbe un errore di molti chilometri. Probabilmente ce
ne accorgeremmo quando andiamo a sbattere contro gli scogli, ma i
calcoli non ci avvertono.
É proprio a questo punto che il trucco della trigonometria ci può
aiutare: aggiungiamo un'altra misurazione al calcolo. Nel nostro esempio
bidimensionale, vuol dire un terzo satellite.
Consideriamo (se abbiamo orologi perfetti) che un satellite C sia a 8
secondi dalla nostra reale posizione. I tre cerchi si intersecano in X
perché questi cerchi rappresentano il reale range dei tre satelliti.
Ora aggiungiamo un secondo allo scostamento e vediamo cosa succede.
Mentre A e B si intersecano in XX, C é solo vicino a un punto.
Così non esiste alcun punto che può essere realmente 5 secondi da A,
sette secondi da B e nove secondi da C. Non esiste alcun modo che queste
misurazioni si intersechino.
I computer nel nostro ricevitore GPS sono programmati in modo tale che
quando effettuano una serie di misurazioni che non si possono
intersecare in un singolo punto, si accorgono che c'é qualcosa di
errato.
Quindi il computer inizia a sottrarre (o aggiungere) tempo, la stessa
quantità di tempo dalle varie misurazioni. Vengono tarate le
misurazioni fino a quando la tutti i range non vengono riportati ad un
punto. Praticamente, così facendo, si accorge che sottraendo, per
esempio, un secondo da tutte e tre le misurazioni può far sì che
i cerchi si intersechino in quel punto. E con ciò determina che il suo
orologio interno é indietro di un secondo (e lo corregge). Così,
aggiungendo una misurazione in più, possiamo eliminare qualsiasi errore
dell'orologio che i nostri ricevitori possono avere.
Misurazioni tridimensionali precise richiedono 4 misurazioni
Nel sistema tridimensionale questo implica l'utilizzo di quattro
misurazioni per cancellare qualsiasi errore. Questo é un numero molto
importante da ricordare perché vuol dire che si può avere una
posizione accurata fintanto che si hanno quattro satelliti intorno a
noi, ricevibili.
Come conoscere dove si trovano i satelliti?
Il secondo elemento fondamentale che avevamo dato per scontato
all'inizio era quello di conoscere dove si trovano i satelliti nello
spazio, così da poter calcolare la nostra posizione da loro. Ma come
possiamo sapere dove si trova qualcosa nello spazio a 18000 km? I 18000
km di altitudine sono un beneficio in questo caso. A quella altitudine,
si trova ben al di sopra della atmosfera terrestre, dagli attriti contro
l'aria, e l'effetto del vento. E quindi la sua orbita sarà precisamente
definita dalle leggi fisiche e calcolabile con opportuni algoritmi. Così
come la luna, che gira intorno alla Terra da milioni di anni senza
cambiamenti significativi, i nostri satelliti GPS orbitano in modo molto
prevedibile. I satelliti vengono posti in orbita con elevatissima
precisione. E poiché non c'é nessun attrito atmosferico, i satelliti
resteranno esattamente in questa orbita. Le orbite sono note in anticipo
e, in genere, i ricevitori GPS sulla terra hanno un
"almanacco" programmato nella memoria del loro computer, che
dice loro dove ogni satellite sarà in ogni momento.
Monitoraggio continuo
Ora questo modello matematico delle orbite sarà piuttosto preciso, ma
per rendere il sistema ancora più preciso, i satelliti GPS sono
continuamente monitorati dal Dipartimento della Difesa degli Stati
Uniti, l'ente che li gestisce. Questo perché i satelliti GPS non sono
in un' orbita geostazionaria come i satelliti TV. Poiché girano intorno
al pianeta una volta ogni dodici ore, i satelliti GPS passano sopra una
delle stazioni di monitoraggio due volte al giorno. Questo permette di
misurare precisamente la loro altitudine, posizione, e velocità. Le
variazioni rilevate vengono dette errori di "effemeridi". Sono
solitamente di minuscola entità e vengono causati da attriti
gravitazionali da parte della Luna e del Sole o dalla pressione sul
satellite della radiazione solare. Una volta misurata la posizione del
satellite, la stazione di monitoraggio trasmette tali informazioni di
scostamento al satellite stesso, che da quel momento trasmetterà queste
minime correzioni insieme con le sue informazioni di temporizzazione.
Questo é un importante fatto da ricordare: i satelliti GPS non solo
trasmettono un codice pseudo-casuale ai fini della temporizzazione, ma
trasmettono anche un messaggio di dati riguardante la loro esatta
posizione orbitale e la salute del loro sistema. Tutti i validi
ricevitori GPS usano queste informazioni, oltre all'informazione
contenuta nei loro almanacchi interni, per stabilire in modo preciso la
posizione dei satelliti.
Ritardi Ionosferici e Atmosferici
Abbiamo osservato che il sistema GPS incorpora un numero elevato di
accorgimenti per renderlo più preciso possibile. Vengono impiegati
orologi atomici sui satelliti e viene effettuata una misurazione
supplementare per eliminare qualsiasi errore che gli orologi del
ricevitore possano avere. I satelliti ci inviano dati aggiornati
relativi agli scostamenti delle loro posizioni orbitali. Ma sebbene il
sistema sembri perfetto, ci sono ulteriori errori, più difficili da
eliminare.
Il più significativo di questi errori é determinato dalla ionosfera,
uno strato di particelle cariche elettricamente poste a 130-190 km dalla
terra. Queste particelle influenzano la velocità della luce e quindi la
velocità dei segnali radio del GPS. Ci si potrebbe sorprendere... ma la
velocità della luce non é forse la più sacra di tutte le costanti
universali?
La velocità della luce é solo una costante nel vuoto, il vuoto
dello spazio profondo. Ma quando la luce (o il segnale radio) passa
attraverso un mezzo più denso, come una banda di particelle cariche di
spessore pari a centinaia di chilometri, rallenta un poco. E questo
rallentamento sballa i calcoli della nostra distanza perché tali
calcoli utilizzano come costante la velocità della luce.
Torniamo a quel problemino: quanta strada percorre un'auto se viaggia a
60 km/h per 2 ore? Immaginiamo quanto può essere complicata la risposta
se, lungo la strada, il guidatore si ferma all'Autogrill senza dircelo.
Questo é ciò che fa la luce. Rallenta e riaccelera a seconda del mezzo
che incontra.
Possiamo considerare due modi per minimizzare l'errore causato da questa
variazione. Dapprima possiamo ipotizzare una variazione tipica della
velocità in un giorno medio, sotto condizioni medie di ionosfera, e
quindi applicare quel fattore di correzione a tutte le nostre
misurazioni. Ciò aiuta, ma sfortunatamente ogni giorno non é un giorno
medio.
Un altro modo per misurare la variazione nella velocità del nostro
segnale é considerare le velocità relative di due differenti segnali:
quando la luce viaggia attraverso la ionosfera rallenta in misura
inversamente proporzionale alla sua frequenza.
Così se confrontiamo i tempi di arrivo delle due parti differenti del
segnale GPS, due parti che hanno frequenze differenti, possiamo
conoscere l'entità del rallentamento dovuto alla ionosfera. Questo tipo
di correzione di errore é molto sofisticato e viene impiegato solo sui
più avanzati ricevitori GPS a doppia frequenza. Con questo metodo può
essere eliminata la maggior parte dell'errore dovuta all'ionosfera.
Dopo che i segnali GPS passano attraverso la ionosfera entrano
nell'atmosfera. Sfortunatamente anche il vapore acqueo nell'atmosfera può
influire sui segnali. Gli errori sono simili a quelli causati dalla
ionosfera, ma questo tipo di errore é impossibile da correggere. Per
fortuna il suo effetto sui calcoli della nostra posizione é piuttosto
piccolo.
Altri tipi di errore
I ritardi di propagazione dovuti a ionosfera e atmosfera sono solo un
tipo di errore che si infiltra nelle nostre misurazioni.
Sebbene molto precisi, anche gli orologi atomici sui satelliti sono
soggetti a piccole variazioni. Il sistema di monitoraggio del GPS
verifica questi orologi e può correggerli quando ci sono piccole
variazioni, ma anche così, piccole imprecisioni possono talvolta
influenzare le nostre misurazioni.
Così come gli orologi atomici nei satelliti, i nostri ricevitori sulla
terra possono talvolta sbagliare, a causa di approssimazioni numeriche
interne o errate correlazioni di codici pseudocasuali, dovuti anche a
scariche elettriche atmosferiche. Questi errori sono di solito molto
piccoli o molto grandi. É facile evidenziare gli errori grandi, perché
sono così ovvii, ma quelli piccoli sono complessi da individuare.
Questi "errori del ricevitore" possono indurre errori di
decine di metri nelle misurazioni.
Un altro tipo di errore che non può essere addebitato a satelliti o
ricevitori é il "multipath error". Si verifica quando i
segnali trasmessi dai satelliti rimbalzano su ostacoli naturali o
artificiali prima di giungere al ricevitore. Il risultato é che il
segnale non arriva direttamente al ricevitore nei tempi previsti. É lo
stesso effetto che causa le "ombre" nella ricezione
televisiva. I ricevitori moderni usano avanzate tecniche di elaborazione
dei segnali e speciali antenne per minimizzare questo problema, ma in
diversi casi può contribuire alla incertezza delle misurazioni GPS.
Spesso, se il ricevitore è in grado di ricevere cinque o sei satelliti
contemporaneamente, è in grado di individuare un segnale che non quadra
con gli altri (per effetto del rimbalzo) e di scartarlo per i calcoli.
Gli errori determinano incertezza
Tutte le cause di errore discusse sommate tutte insieme danno ad ogni
misurazione del GPS una piccola incertezza. Questo vuol dire che anziché
poter dire che qualcosa é a 100 metri da noi si deve dire che é a 100
metri più o meno un metro. Un altro modo per descriverlo é: un
righello che non termina di netto ma in fondo é di gommapiuma.
In pratica, il GPS può indicare la posizione con un errore intorno ai
20 metri - o meglio con un ottimo ricevitore.
Per avere la migliore precisione possibile, un buon ricevitore GPS tiene
in considerazione e rende disponibile all'utente il risultato di un
principio della geometria detto "Diluizione Geometrica della
Precisione".
Le misurazioni GPS possono essere migliori o peggiori a seconda dei
satelliti usati per effettuare le misurazioni della posizione.
Non che un satellite sia migliore di un altro. É che, a seconda
dell'angolazione tra loro nel cielo, la geometria può accentuare o
diminuire tutte le incertezze di cui abbiamo parlato sopra. É un po'
come nel biliardo, la scelta del tiro. Un buon giocatore sa che certe
angolazioni mantengono meglio la precisione del tiro, mentre altre
angolazioni amplificano gli errori dell'impatto iniziale della stecca
con la palla.
Siccome abbiamo visto che ogni misurazione ha una certa incertezza,
dovremmo rappresentare la distanza dal satellite come una circonferenza
approssimata. Come un righello col fondo in gommapiuma, possiamo dire
che la nostra distanza da ciascun satellite é circa 18000 km più o
meno qualche metro, determinando una area di incertezza. Le
circonferenze approssimative delle distanze da ciascun satellite si
intersecano, ma non danno luogo ad un punto di intersezione, ma a una
area di intersezione (o meglio una qualche forma tridimensionale di
intersezione). O, in altre parole, le incertezze significano che non
possiamo dire di essere esattamente in un singolo punto, possiamo solo
dire di essere da qualche parte in quello spazio.
Ma la grandezza di quello spazio di intersezione dipende dall'angolo tra
i satelliti. A seconda dell'angolo tra le linee che ci congiungono ai
satelliti che usiamo per il rilevamento della nostra posizione tale
spazio potrebbe essere grande o piccolo, stretto e relativamente piccolo
o allungato e piuttosto grande. In breve, più é ampio l'angolo, più
é precisa la misurazione. Se, per esempio, lo spazio determinato é
allungato e sostanzialmente "verticale" rispetto alla
superficie terrestre, e sappiamo di "avere i piedi sulla
terra", il riferimento diventa piuttosto preciso - una specie di
elisse proiettato sul terreno dove ci troviamo.
Un buon ricevitore, come il Roamer, per esempio, riceve 12 canali
contemporaneamente e fa uso di algoritmi che analizzano le relative
posizioni di tutti i satelliti disponibili scegliendo i quattro migliori
candidati, quelli meglio posizionati per ridurre la dimensione dello
spazio di incertezza.Cos'è
il Selective Availability? (o meglio, cos'era?). Il GPS è
stato concepito per uso militare delle forze armate USA. Ma nelle
intenzioni, il governo USA non voleva dare anche ai nemici la possibilità
di localizzazione con elevata precisione. Per questo motivo, il
segnale è stato diviso in due parti, la parte militare (precisa ma
criptata) e la parte civile (imprecisa ma "in chiaro").
Il segnale civile, infatti, veniva artificialmente manipolato,
introducendo un'incertezza, un movimento casuale e imprevedibile di
alcune decine di metri. Dal primo maggio 2000 quella manipolazione
è stata rimossa.
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